sabato 15 ottobre 2011

Cake Show....Cake bluff...

Salve a tutti, di ritorno fresca fresca dalla prima giornata del cake show di bologna che si sta attualmente tenendo  (precisamente da stamane alle 9.30) e domani 16 ottobre.
Parto subito nel raccontarvi la mia esperienza tutt'altro che positiva, di questo evento che si vanta di essere, cito testualmente " The Cake Show è la prima fiera mercato italiana dedicata al meraviglioso e stupefacente mondo della Sugar Art e del Cake Design".
Mhmmm....su queste affermazioni avrei da scrivere qualche mia personale obiezione.
Partiamo questa mattina io e una mia amica, appassionata anche lei come me del mondo della sugar art, con mariti e bagagli alla volta di Bologna a quello che si prospettava a detta di tutti un grande evento, corsi con le piu' grandi insegnanti, dimostrazioni di grandi marchi con demo e, dulci sin fundo, stand con prodotti professionali per il settore, la cosa che poi fa gola a tutte noi appassionate.
La prospettiva di poter finalmente visionare prodotti e operatori professionisti all'opera era davvero allettante, ma parliamoci chiaro...per noi quasi tutti costretti alla schiavitù dell'acquisto online all'estero, dove strabuzziamo bene gli occhi per capire utilità e dimensione di ogni singolo strumento, a volte facendo una fatica mortale per capire le traduzioni precarie di google traslate, interesseva solo ed esclusivamente l'acquisto tanto agoniato.
Arriviamo alle 10.15 circa, ricordo che nel sito ufficiale dell'evento, gli orari erano dalle 9.30-19.30, una decina di stand nella piazza S.Stefano, se vogliamo chiamarli così, anche se erano piu' somiglianti a quei gazebi di tela bianca precari, che solitamente troviamo nelle nostre piazze, quando ad esempio, si vendono le azalee della ricerca sul tumore, piuttosto che le arance, le mele, oppure raccolta fondi per la distrofia o firme per i vari partiti politici, per capirci, propio quelli.
Insomma alle 10.15 quei pochi stand già aperti erano stra-pieni ( bastano 10 persone a riempirli ) i corsi con le corsiste e le varie maestre erano in una non precisata sala del palazzo Isolani,a cui la gente non vi poteva accedere, o comunque nessuno ci aveva informato o meno di cio', mi sono fiondata nello stand " decora " dove c'era un'insolita fila.
Dopo svariati minuti, una signorina, porgendoci il catalogo decora, ci avvisa che lo stand è ancora chiuso e che i prodotti da comprare, non erano situati al momento lì, ma dentro il palazzo Isolani, dove ovviamente non c'era alcuna indicazione.
Chiedendo al personale di altri stand (che si meravigliavano che molte delle persone presenti ponessero loro la stessa domanda, anche in maniera un po' scocciata) riusciamo a capire dove la merce dei vari produttori del settore venisse venduta al pubblico.
E qui.....non ci sono parole.... ma andiamo con ordine nel descrivervi bene la scena apocalittica in cui si sono ritrovati questi "geniali" organizzatori.
Entriamo in questa porzione di salone del Palazzo Isolani, ambiente piccolissimo, già calca di persone , pochissimo personale addetto alla vendita, con un rapporto di 2 addette contro 40, in crescita continua.
Caos nel servizio della clientela, con scontri e litigi per accaparrarsi letteralmente un posto per essere serviti, persone in prima fila pressate per la calca di quelle che erano dietro e cercavano di vedere.
Materiali non ben esposti e visibili, perchè tenuti negli scatoloni, quindi ogni cliente voleva (giustamente) visionare i prodotti in procinto di acquistare.
Molteplici episodi di scortesia da parte delle addette (esasperate) e dalle clienti a loro volta esasperate per la media di  attesa del propio turno (noi 3 ore) dalla calca, stanchezza (persone che arrivavano anche da Calabria) e calura.
Ad un certo punto è arrivato uno degli organizzatori, che spaventato dalla mole di persone che si accalcavano in un luogo talmente piccolo, per paura di ripercussioni, magari da parte di forze dell'ordine, per la sicurezza,ha incominciato a chiudere le porte della stanza dividendo la massa di persone che si accalcava e creando un cordolo dove mettersi a fare fila.
Ma il problema organizzativo all'interno era tutt'altro che risolto, una volta che eri riuscito, dopo ore  a farti servire, veniva il meglio, perchè nessuno delle geniali menti che lavorava lì dentro, si è preoccupato di dividere la zona vendita, dalla zona pagamento.
Praticamente ti ritrovavi con il tuo cestino tenuto in ostaggio fino al momento del pagamento, al di là del bancone, peccato che tu ci dovevi arrivare alla cassa!!!
Molte persone erano in fila anche li davanti attendendo il proprio turno per visionare la merce, e ovviamente non ci pensavano nemmeno a farti posto per pagare, neanche se glie lo chiedevi con gentilezza, alla fine a suon di spintoni ( mi spiace farlo ma si trattava di sopravvivenza) siamo risuscite a pagare la nostra merce, senza neanche il 10% di sconto fiera che pubblicizzavo ad ogni stand.
Se devo essere onesta i materiali venduti erano di qualità, avevano marche come PME, Zefiro ecc.. pero', come hanno constatato molte appassionate con me nell'attesa del propio turno, i prezzi erano identici a quelli proposti nei vari siti specializzati, allora mi sorge una domanda spontanea: ma lo sconto dov'era?
Ovviamente dopo 3 ore immersa in una folla inferocita, stanche e accaldate abbiamo perso la voglia di visitare ulteriormente (che cosa poi? era tutto lì).
Commento finale: brutta, veramente organizzata con i piedi e non ci si puo' attaccare a scuse, come quella che ho sentito da uno dello staff " Non ci aspettavamo un riscontro del genere" perchè la grandezza e gli spazi erano proprio da fiera di paese, visto gli sponsor, potevano fare di meglio, almeno mettere più stand, differenziati, e piu' personale a lavorarci,inoltre la location, una zona a traffico limitato in centro a Bologna il sabato e la domenica, quando c'è in zona a Rimini una struttura organizzata per fiere e dove ogni anno celebrano eventi come  il Meeting e Fiera del fitness.
Quindi signori che leggete, se non ci siete stati, non vi siete persi niente, se ci siete andati e avete avuto esperienze piu' positive della mia vi invito a commentare e in quanto agli organizzatori, non siete partiti certo con il piede giusto, molte persone scriveranno recensioni negative come la mia, almeno tutta quell'orda che mi ha fatto arrabbiare e compagnia in quelle 3 ore di deliro.
Un saluto Zia Crostata

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